LE MILLE FACCE DI UNA MUSICA SOLA

Blues, funk, reggae, rock! È possibile trovare tutto questo in un solo gruppo? Ebbene si! Dopo tanto cercare e investigare la sorpresa dei Muñeco Vudu è arrivata una sera mentre me ne stavo seduta al bancone di un bar, bevendo una birra. I Muñeco Vudu sono un gruppo spagnolo delle Asturie, che si è creato nel 2008 per un progetto di “ricerca musicale” con l’obiettivo di trasmettere il proprio senso alternativo e la necessità di un reale contatto con la gente. Sono cinque talenti che suonano insieme da prima della loro ufficiale formazione: Ivo, cantante, compositore e chitarra ritmica; Borja Garcia, chitarra solista; German “Chaman”, basso; Jaime, saxofono e tastiera; Nacho Garcia, batteria e percussioni. Insieme si divertono a giocare con gli strumenti, a ricercare trucchi sonori e melodici attraverso la magia della pura improvvisazione e di una profonda conoscenza tecnica. Con la loro musica riescono a coinvolgere qualunque tipo di pubblico, dalla coppia anziana a passeggio per le strade di Oviedo, agli studenti dell’alta borghesia asturiana, fino ai giovani alternativi seduti ai lati delle strade alla ricerca di un riscontro artistico. Canzoni complete, orecchiabili e coinvolgenti. I Muñeco Vudu suonano scalzi secondo un rito afro, nel tentativo di riscoprire l’essenza originaria dell’umano, attraverso l’aiuto della musica, delle note improvvise che nascono dall’amore per i loro strumenti e dall’accompagnamento di cori di elevata destrezza ritmico-melodica. Musicalmente risentono della forte influenza della tradizione nord e sud americana, riscontrabile nello stile country e reggae e nell’uso delle percussioni, ma la loro unicità deriva anche dalla presenza del quotidiano, della famiglia, degli amici e soprattutto dei viaggi, che hanno contribuito alla creazione del loro primo disco Mejor para todos, inciso quest’anno e già presente nelle classifiche musicali del Principato de Asturias. Qualcuno li considera commerciali, altri alternativi, altri innovativi, così che ho voluto approfondire cosa fosse per loro il successo, che cosa rappresentasse nella loro scala di valori musicali, e Ivo mi ha risposto: “Non lo so se siamo commerciali o alternativi, in fondo che cosa significa? È un modo come un altro di categorizzare qualcosa, di renderlo facilmente criticabile… a me non importa suonare per avere un nome, lo faccio e basta… e qualcosa è cambiato quando me ne sono andato in Guatemala, lì ho trovato una chiave, la risposta alla domanda della mia vita… volevo essere un musicista, costasse quel che costasse, ma solo attraverso la mia arte avrei potuto trasmettere quello che riuscivo a scorgere dentro le persone e in Guatemala c’è tanto di cui parlare, ci sono mille dettagli da descrivere. Ma farlo con semplici parole avrebbe banalizzato il senso profondo di quella terra, di quella gente, di quei suoni, solo la musica mi poteva aiutare a esteriorizzare le mie sensazioni. Così ho scelto di vivere per questa forma d’arte, senza chiedermi se avrei avuto successo o meno, l’ho fatto e basta… e ho trovato la pace con me stesso. Sicuramente il nostro intento è anche quello di rendere piacevoli e facilmente comprensibili le canzoni che scriviamo, così da permettere a chiunque di ritrovarsi, e forse questo può essere considerato commerciale, ma in fondo cosa importa? Non diventerò di certo ricco, ma continuerò a fare il cameriere e a sedermi con qualcuno a un tavolo per parlare di musica, come sto facendo adesso con te… questo per me è il successo!” Dalla canzone di protesta come Con el dedo en el gatillo (primo singolo), al romanticismo di Como Gala y Dalì, i Muñeco Vudu camminano verso un progetto bohemien, puntando al successo nel palcoscenico della vita e degli incontri. Per essere degli artisti ci vuole passione, volontà, ma soprattutto coraggio di rischiare, di mettere tutto in discussione per un sogno o un ideale, esattamente come hanno fatto loro, che continuano a vivere le loro vite normalissime e si prendono la libertà di regalare un pezzo della loro vita a chiunque glielo chieda, senza fare distinzioni. Per saperne di più sulla band e per poter ascoltare le loro canzoni, visitate il loro sito ufficiale o la pagina di myspace.

Nessun commento: