INCONTRERAI UNO SCONOSCIUTO ALTO E BRUNO


La vita è il racconto di un idiota, pieno di rumore e furia, che alla fine non significa nulla”. Inizia citando il Macbeth l'ultimo lavoro di Woody Allen, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, che a 76 anni continua a regalare film ai suoi affezionati spettatori. Certo, la battuta prospetta delle tinte alquanto pessimiste che non lasciano molto spazio alla speranza, ma proviamo a pensarci su. Insomma, non è un caso che si citi Shakespeare. Più passano gli anni e più i film del regista newyorkese si avvicinano alle opere del drammaturgo inglese: pensiamo ai protagonisti che si ritrovano a fronteggiare le vicissitudini che la vita impone, facendoci sorridere in un primo momento, per la loro naturale piccolezza, ma sconvolgendoci in seguito per il baratro buio e imprevedibile che si cela alle loro spalle. Così come “caratteristici” sono i personaggi forgiati dai rispettivi pigmalioni - Allen e Shakespeare -, mossi e spinti come marionette in una precisa costruzione degli atteggiamenti. E per concludere questa associazione di idee, la capacità d'intreccio e di azione di questo film fa tornare alla mente le pièce della penna inglese. Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni è l'ennesimo tassello della filosofia alleniana - forse scettica e magari cinica. Potremmo accostare il pensiero di Allen a Montaigne così come ci permettiamo di accostare Shakespeare al pensatore francese? Magari sì. O meglio, come vi piace, perché basta che funzioni. Ma scendiamo allora nel dettaglio del film ricordando che questa è una storia di abbandoni, di fede e di speranza, di passioni e ambizioni, e anche di cartomanzia.
Allora, Londra ceto borghese. C'è Helena (Gemma Jones), anziana che si reca da una cartomante per avere un supporto emotivo dopo essere stata abbandonata dall'uomo con cui era sposata per tutta una vita: au revoir razionalità, la folie de bienvenue. “Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno” la rassicura la veggente. C'è da crederci? Di nuovo: basta che funzioni.

E poi c'è Alfie (Anthony Hopkins), l'ex marito, che colto da una tarda joie de vivre si accompagna ad una giovane bionda avvenente, una ragazza di nome Charmaine (Lucy Punch), che dice di far l'attrice, ma per “sbarcare il lunario” professa il mestiere più vecchio del mondo. Sally (Naomi Watts) è figlia di Helena e Alfie, che tenta di destreggiarsi nel mondo delle gallerie d'arte, finendo col prendere una sbandata per il suo capo Greg (Antonio Banderas). Roy (Josh Brolin) è il marito di Sally, “scrittore da un libro”, che dopo l'unico successo giovanile colleziona fiaschi e fallimenti – sia artistici che lavorativi. E infine c'è Dia (Freida Pinto), la ragazza che dalla finestra opposta con i suoi abiti rossi fa innamorare Greg. Come destreggiarsi in questo dedalo di rapporti, di frustrazioni e di difficoltà? È difficile da accettare, ma l'unica via di fuga resta l'inganno che porterà i personaggi ad una realizzazione instabile e precaria di sé, sempre in bilico in un equilibrio precario.

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