CASHBACK

Cashback è un elegante e patinato film inglese uscito in patria nell'oramai lontano 2006, e a oggi mai apparso sui nostri schermi. Sean Ellis firma il suo primo lungometraggio dopo l’omonimo cortometraggio - candidato all’oscar nel 2004 – poi adattato sul grande schermo. Il film ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica al di là delle aspettative. La sceneggiatura scritta sempre dallo stesso Ellis, riesce a mescolare elementi appartenenti al mondo della finzione con quello della realtà, che danno alla pellicola quelle caratteristiche sognanti da fiaba romantica senza tempo. In ogni favola che si rispetti possiamo trovare l’eroe intento a fronteggiare una serie di difficoltà sottopostogli durante il cammino. E non è da meno questa pellicola nella quale possiamo trovare, già dai primissimi fotogrammi, il nostro protagonista Ben alle prese con il suo primo ostacolo più grande: la rottura con la sua ragazza Susan. Questo porta Ben a cercare di capire quali possano essere i motivi che hanno segnato la conclusione della loro lunga storia d’amore. Egli non si dà pace e questa tortura lo porta a soffrire di una fastidiosa insonnia, procurandogli otto ore in più di tempo libero. Ben è costretto a impiegarlo in qualche modo per potersi distrarre dalle pene d’amore che non lo abbandonano. Trova lavoro in un supermercato aperto 24 ore su 24, nel turno notturno, in compagnia di strampalati colleghi. La stravagante particolarità dei personaggi che circondano Ben colorano la pellicola di quella giusta dose di comicità demenziale costituita da numerose gag - mai eccessiva o fastidiosa - dal gusto tipicamente inglese. Soprattutto, senza rovinare lo sfondo poetico e surreale voluto dal regista. Ben è un artista e studia all’università sperando un giorno di esporre i suoi lavori in qualche galleria d’arte. Il regista esprime la sensibilità del protagonista dotandolo di una particolare percezione in grado di arrestare il tempo, permettendo così a Ben di poter cogliere tutte quelle sfumature impercettibili costituenti della bellezza, altrimenti invisibili. Cashback è un trattato sul bello, che il protagonista individua ed esprime nella forma del corpo femminile. L’eroe di questa romantica fiaba si ferma in quel suo mondo atemporale, a contemplare quegli aspetti che solo un artista ha la capacità di cogliere. Infatti il regista si diverte a saltellare da uno spazio temporale all’altro fondendo in un unico tessuto narrativo fantasia e realtà. Ben incomincia a sentirsi sempre più attratto da Sharon, la sua nuova collega di lavoro. Una scena particolarmente significativa è quella in cui, seduti in un pub, Sharon descrive a Ben la sua fascinazione nei confronti del mondo dell’arte. Mondo nel quale l’artista ha la capacità di vedere la bellezza in ogni cosa, di poterla catturare e di fissarla al muro perché tutti possano vederla. La rottura della relazione con Susan, e poi il nuovo amore nei confronti della collega, porta Ben a intraprendere un’indagine sull’amore e ad approfondirne quelle caratteristiche che lo uniscono al significato del bello. Una regia raffinata e divertente allo stesso tempo, contraddistinta da complicati e virtuosi piani sequenza, che non portano mai a un eccesso di manierismo gratuito. Le interessanti carrellate e il montaggio ad effetto “congelamento temporale” sono la base portante di questa estetica patinata che dona quel tocco poetico al film. Cashback è uno di quei film come tanti altri che non trovano posto nelle nostre sale cinematografiche e snobbati ferocemente dal mercato italiano, ma che sicuramente meritano una degna attenzione (soprattutto se visti o ascoltati in lingua originale) da parte di tutti coloro che amano sognare e credono che nell’amore possa esistere sempre un lieto fine.

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