I MANGIATORI DI PATATE - VAN GOGH

I mangiatori di patate è un dipinto ad olio su tela di cm 82 x 114 realizzato nell'aprile del 1885 dal pittore olandese Vincent Van Gogh, ed è conservato al Museo Van Gogh di Amsterdam. Questo dipinto mostra, all'interno di una povera stanza, alcuni contadini che consumano il pasto serale servendosi da un unico piatto di patate, mentre una di loro sta versando il caffè. Van Gogh è molto legato a questo soggetto in quanto si sente come "uno di loro". I contadini, come lui, soffrono, ed egli trova ingiusto il fatto che nonostante tutti i loro sforzi ed i loro sacrifici debbano vivere in modo così misero. Viene sottolineata la continua fatica fisica di chi ha consumato, giorno dopo giorno, la propria vita nel lavoro dei campi. Per questo motivo l'artista è come se volesse esaltare il cibo dei poveri. Van Gogh stesso esprime un suo pensiero riguardo a questo quadro da lui così sentito: “Ho voluto, lavorando, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute; il quadro, dunque, evoca il lavoro manuale e lascia intendere che quei contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che mangiano. Non vorrei assolutamente che tutti si limitassero a trovarlo bello o pregevole”. La luce, provenendo dall'alto e colpendo perciò soltanto alcune parti, provoca contrasti chiaroscurali e accentua la caratterizzazione dei volti, delle mani, degli abiti. Singolare è la rappresentazione del volto e delle mani dipinti in modo caricaturale: con questo il pittore vuole esagerare e intensificare la realtà. Questo fu un dipinto in cui Van Gogh, soddisfatto del risultato, si identifica appieno, tanto che se ne priva e lo lascia in consegna a Anton Kerssmakers, pittore dilettante, per non cedere alla tentazione di ritoccarlo, progettandone l'esposizione a Parigi, prevedendone la presentazione, la cornice, la tappezzeria di sfondo, un progetto che, come tanti altri della sua vita, non si avvererà mai. Nell’opera c’è una evidente partecipazione affettiva di Van Gogh alle condizioni di vita delle persone raffigurate. La serietà con cui stanno consumando il pasto dà una nota quasi religiosa alla scena. È un rito, che essi stanno svolgendo, che attinge ai più profondi valori umani. I valori del lavoro, della famiglia, delle cose semplici ma vere (di quel tempo e anche di oggi).

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